lunedì 29 giugno 2015

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ITALCACCIA. A MONTECARLO (LUCCA) UNA GIORNATA PER SENSIBILIZZARE I CITTADINI

Postato il 15 Giugno 2015 da lddc
Si sono radunati cacciatori, sindaci, guardie forestali ed intellettuali a Montecarlo (Lu) per sensibilizzare i cittadini che le attività della caccia, se svolte nel rispetto della legge e della flora e della fauna che caratterizzano il paesaggio toscano ed italiano, svolgono un benemerito lavoro di tutela dell’ambiente, di connessione tra i cittadini e i boschi e le radure dei loro territori. Organizzata dall’associazione venatoria “Italcaccia”, riconosciuta legalmente dallo Stato e dal suo rappresentante territoriale Giovanni Baldacci, la manifestazione si è svolta presso i 10 ettari dell’Agriturismo Belvedere e l’Azienda agricola Tenuta San Beda, con la partecipazione di esponenti nazionali e molti rappresentanti dell’arte venatoria, con il sindaco Vittorio Fantozzi e la partecipazione del noto saggista Luca Nannipieri, chiamato a riflettere sul rapporto tra natura e uomo.
La caccia, secondo l’analisi demoscopica di Astra Ricerche, è vista favorevolmente da 56 italiani su 100. La caccia regolamentata, fatta osservando i limiti imposti dalla legge e resi efficaci dalle sanzioni della guardia forestale, è cosa diversa dalla bracconaggio che colpisce indiscriminatamente specie di uccelli da cacciare e specie in estinzione.
Incontri come questi, tra cittadini, cacciatori, istituzioni e personaggi della cultura, servono a sensibilizzare le persone affinché si crei un’educazione alla caccia nel perimetro della legalità e si condannino gli esercizi abusivi di quanti devastano il paesaggio, la flora e la fauna, sparando senza criterio e senza discernimento.
L’invito del sindaco Fantozzi è quello di proseguire nella direzione di una maggiore sinergia tra cacciatori riconosciuti e guardie forestali, veri e propri custodi delle nostre montagne e dei nostri boschi.
L’intervento di Luca Nannipieri è invece mirato a riflettere sul fatto che le prime immagini dell’umanità, quelle nelle grotte di Altamira in Spagna o nella Valcamonica o nei graffi di Alta in Norvegia o nelle rocce di Tatrart Acacus in Libia, rappresentano scene di caccia o di animali da cacciare. L’uomo ha sempre rappresentato l’attività venatoria. E anche quando si è affrancato dal bisogno, la caccia non è sparita, anzi è diventata, come nelle pitture delle regge o dei palazzi principeschi dal Settecento in avanti, un’attività ludica dei ceti abbienti. Anche  ai giorni d’oggi, nel cinema la caccia ha prodotto capolavori come il Cacciatore con Robert de Niro, uno dei massimi capolavori del cinema mondiale.
Soddisfatto della manifestazione l’organizzatore Giovanni Baldacci, che alle televisioni presenti, tra cui CacciareTV, ha ribadito l’importanza di iniziative come questa mosse dall’intento di far conoscere il territorio boschivo di un luogo straordinario come le colline e la basse montagne di Montecarlo e di far sapere alla cittadinanza che i cacciatori, assieme alle Guardie forestali e alle autorità competenti, sono dei custodi e dei guardiani preziosi per l’integrità ambientale e paesaggistica nella quale avviene rispettosamente la loro attività di caccia.

1 commento:

  1. Lupi e predatori: tutela specie, estensione del piano di cattura e sterilizzazione ibridi

    Il Consiglio approva una mozione del gruppo Pd per il potenziamento del sistema degli indennizzi e per il superamento del regime “de minimis”

    Barni1 / Pixabay
    Barni1 / Pixabay

    Applicazione completa dell’accordo del 2014 in particolare per le misure di monitoraggio, prevenzione e contenimento del fenomeno predatorio pur garantendo la tutela della specie del lupo; attuazione piena ed estensione del piano delle catture e sterilizzazione degli ibridi già in fase di sperimentazione nelle province di Grosseto e Arezzo; potenziamento del sistema degli indennizzi agli allevatori e attivazione presso gli organismi comunitari per il superamento del regime “de minimis” (limita a 15mila euro in tre anni la possibilità per le imprese di ricevere aiuti).

    Sono alcuni degli impegni chiesti alla Giunta toscana attraverso una mozione presentata dal Gruppo Pd, passata a maggioranza, e illustrata in Aula dal presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Gianni Anselmi.
    Nel dispositivo si impegna inoltre la Giunta a farsi promotrice, insieme ad altre Regioni, di una spinta a produrre una nuova normativa che affronti il fenomeno predatorio nei settori dell’allevamento produttivo e riconosca il problema aggiuntivo degli ibridi lupo/cane.

    Sul contenuto della mozione ha dichiarato voto contrario il consigliere Roberto Salvini (Lega Nord): “Insistere col dire che sono ibridi è sbagliato. A tutt’oggi i capi abbattuti in Toscana hanno ben dimostrato che per la maggior parte sono lupi. La situazione è sfuggita per eccesso di politiche animaliste. Chi immette animali e non ne controlla lo sviluppo, provoca danni e chi ha governato fino ad ora ne ha la diretta responsabilità”.

    Dal consigliere Stefano Scaramelli (Pd) occorre “affrontare con fermezza il problema. La sperimentazione su catture e sterilizzazioni deve essere inteso come. Indipendentemente dalle responsabilità del passato, occorre guardare oltre”.

    Per il capogruppo Pd Leonardo Marras la mozione è “equilibrata. Occorre proteggere il lupo e le greggi, evitare l’inquinamento genetico ed intervenire sul sistema degli indennizzi perché il cosiddetto ‘de minimis’, peraltro già superato da molti allevatori, rischia di risultare insufficiente di fronte ai danni ripetuti subiti dalle aziende. In attesa di un auspicato cambio delle normative europee, pensiamo a potenziare il sistema degli indennizzi impegnando la Giunta ad attivarsi presso il sistema bancario e aiutare le imprese in difficoltà”.

    Di testo e di approccio “confusi” ha parlato Irene Galletti (M5S) che sulla mozione ha dichiarato un voto di astensione. “La tutela della zootecnia è il nostro interesse primario. Secondo dati scientifici, in Toscana gli attacchi alla specie bovina si attestano su uno 0,3 per cento. È necessario tutelare la specie del lupo ed evitare l’ibridazione anche attraverso una maggiore attenzione al fenomeno del randagismo”.

    Stefano Fattori (Sì – Toscana a Sinistra), dichiarando il voto favorevole alla mozione, ha rilevato come il “rischio perdita identità genetica del lupo sia alto. I lupi in tutta Italia sono qualche centinaia, gli ibridi superano il milione”.

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